Botticelli agli Uffizi di Firenze
Botticelli agli Uffizi di Firenze è senz’altro un immancabile per chiunque visita il capoluogo toscano.
Fermo restando che la Galleria degli Uffizi rappresenta uno dei musei più importanti al mondo ed ospita migliaia di tesori d’arte di inestimabile bellezza e valore, Botticelli agli Uffizi è forse però l’artista immagine di questa galleria.
Botticelli agli Uffizi di Firenze e le sale dedicate al Rinascimento
Le sale dedicate a Botticelli si trovano fra le prime del percorso espositivo. E’ necessario salire al secondo piano e percorrere il primo tratto della galleria. Botticelli è esposto insieme ad altre opere del Rinascimento italiano. In questa sale è racchiuso il maggiore nucleo botticelliano al mondo. Qui è possibile ammirare opere sacre e profane dell’artista. Ben 16 opere di Botticelli sono esposte, fra quale le più famose sono senz’altro La nascita di Venere, Pallade e il centauro, La calunnia, La Primavera, il Ritratto di giovane con medaglia, la Madonna del Magnificat e la Madonna della melagrana e la grandissima Annunciazione di San Martino alla Scala.
Botticelli agli Uffizi di Firenze: l’Allegoria della Primavera
Oggi andrò a parlarvi di una delle opere considerate il culmine della produzione artistica di Sandro Botticelli ovvero la famosissima “Allegoria della Primavera”, esposta presso la Galleria degli Uffizi a Firenze.
Botticelli è senza dubbio uno dei più grandi artisti rinascimentali, fu apprendista del celebre Filippo Lippi e lavorò persino per Andrea del Verrocchio.
L’Allegoria della Primavera è stata realizzata negli anni 1475-1486 (si pensa che la datazione esatta sia il 1480), le cui dimensioni sono 207×319 cm. La Tecnica di pittura utilizzata è la tempere su tela.
Botticelli agli Uffizi di Firenze: la Primavera e la sua storia
Per quanto riguarda la circostanza di realizzazione della Primavera di Botticelli, vi sorgono molte controversie tra i critici dell’arte. Ci sono tre versioni fra le più verosimili.La prima, si pensa che il dipinto sia stato commissionato da Lorenzo e Giovanni di Pierfrancesco de’ Medici (nonché cugino di Lorenzo il Magnifico) per abbellire la sua villa medicea di Castello.
La seconda ipotesi è che sia stata realizzata come dono per il matrimonio tra Lorenzo di Pierfrancesco de’ Medici e Seramide Appiano anche se, il dipinto risulta essere stato concluso un paio di anni prima del loro matrimonio.
L’ultima congettura è che l’opera sia stata iniziata ancor prima e voluta da Lorenzo il Magnifico stesso come dono per la nascita del nipote, nonché futuro Papa Clemente. Tuttavia, durante la Congiura dei Pazzi, il padre del nipote di Lorenzo fu assassinato. Pertanto, quest’ultimo decise di far eseguire delle modifiche al dipinto e donarlo come regalo di nozze a Lorenzo di Pierfrancesco de’ Medici.
La Primavera di Botticelli e i suoi misteri
Opera di sensazionale bellezza, insieme alla Nascita di Venere è senz’altro il capolavoro di Botticelli. Ovunque riprodotta, analizzata in ogni suo centimetro quadrato, resta un dipinto ricco di significati nascosti, allusioni e simboli.
Nella Primavera di Botticelli, possiamo individuare ben 9 figure, tutte in qualche modo riconducibili alla mitologia greca. Infatti Botticelli, vivendo a corte di Lorenzo il Magnifico, si avvicinò non poco alle filosofie neoplatoniche di gran moda alla corte medicea del tempo. Botticelli nascose messaggi cifrati ovunque nel famoso quadro, messaggi che solo gli intellettuali neoplatonici e umanistici potevano interpretare.
La Primavera viene studiata anche sotto il profilo della botanica. Pensate che Botticelli scelse di rappresentare qui ben oltre 190 tipologie di piante fiorenti nelle campagne toscane durante il periodo primaverile.
La chiave di lettura è da destra verso sinistra pertanto andiamo ad analizzare con ordine le varie figure.
La Primavera di Botticelli chi sono i personaggi nel dipinto?
Il primo personaggio che spicca nell’angolo in alto è Zefiro. Zefiro è la divinità del vento orientale portatore di frutti. Viene rappresentato mentre afferra delicatamente la sacerdotessa Clori nonché sua amata. Qest’ultima peròsembra non corrispondai suoi sentimenti e tenta la fuga. Essendo Zefiro una divinità, al toccare Clori, quest’ultima si trasforma in Flora (la figura rappresentata accanto a Clori), divinità portatrice di vita.
Al centro spicca la figura di Venere, iscritta all’interno di un arco. Grazie al suo intervento e al suo invito all’arte e all’amore, il rapporto tra Zefiro e Flora si perfeziona.
A sinistra di Venere sono rappresentate le Tre Grazie, che simboleggiano la libertà, la bellezza e la grazia connesse alla natura. Esse vengono rappresentate danzanti e si tengono per mano.
Sopra Venere c’è Cupido intento a scoccare una freccia. Per concludere, all’estrema sinistra vi è raffigurato Mercurio, intento a proteggere il Giardino delle Esperidi dal maltempo.
Passiamo ora a decifrare chi impersonano queste figure. Mercurio sembra rappresentare Lorenzo di Pierfrancesco, la Grazia al centro Seramide, nonché futura sposa di Lorenzo, infatti Cupido punta la freccia su di lei. Molti sono gli elementi naturali che riportano al matrimonio come le margherite e gli aranci.
Vi è anche una chiave di lettura riguardante la famiglia de’ Medici per quanto riguarda le Tre Grazie. La ninfa al centro dovrebbe rappresentare Simonetta de Vespucci, amante di Giuliano de’ Medici (almeno così si pensa) che è appunto ritratto nella figura di Mercurio prima della Congiura dei Pazzi. Mentre la ninfa di fianco a Venere dovrebbe rappresentare Caterina d’Alessandria.
Botticelli agli Uffizi: consigli utili per la visita
Come per ogni museo italiano particolarmente affollato è sempre raccomandabile prenotare il biglietto alla Galleria degli Uffizi. Questo consente di saltare la coda in biglietteria entrando d aut ingresso riservato. Infine, per i visitatori più appassionati, è possibile trovare visite guidate anche con in guida in esclusiva per assaporare al meglio questa fantastica esperienza.