Cibo e arte alla Galleria degli Uffizi: tra tavola e tavolozze

Trascorse le vacanze di Pasqua e con queste la consapevolezza di aver passato una gran parte del tempo seduti a tavola a mangiare. Il cibo tuttavia non è protagonista solamente delle nostre tavole ma è anche da sempre oggetto di quadri e dipinti. Cibo e nature morte, infatti, sono le protagoniste di molte tele. Uno dei luoghi dove troviamo una buona concentrazione di nature morte è la galleria degli Uffizi di Firenze.

Cibo e arte alla Galleria degli Uffizi: Ragazzo con la cesta del pesce

Partiamo con una proposta marina con il Ragazzo con la cesta del pesce di Giacomo Ceruti. Quest’ultimo era un pittore lombardo del ‘700 denominato anche “il Pitocchetto” per la sua abitudine di ritrarre personaggi provenienti da bassi ceti sociali. Tra i suoi soggetti troviamo poveri, vagabondi o contadini. Nel quadro vediamo appunto un ragazzo sorridente che mostra all’osservatore un cesto contenente una granseola e altri pesci accompagnati da un limone.

Cibo e arte alla Galleria degli Uffizi: Dispensa con botte, selvaggina, carni e vasellame

Un altro dipinto che fa venire voglia di cucinare è senz’altro “Dispensa con botte, selvaggina, carni e vasellame” di Jacopo Chimenti. L’artista detto l’Empoli, artista nato a Firenze nel 1551 e morto nel 1640. Questo quadro raffigura una dispensa contenente una grande varietà di cibarie e vasellami. La visione di carni, insaccati, formaggi, selvaggina appesa ai ganci è oltremodo interessante perché ci fa capire come potevano essere le dispense nelle grandi ville seicentesche. Inoltre possiamo immaginare anche cosa poteva proporre il menù di un pasto dell’epoca. Il dipinto si trova nella stessa sala del Bacco di Caravaggio, di cui condivide le luci a contrasto con le pesanti ombre.

Biglietto Galleria degli Uffizi

Biglietto Galleria degli Uffizi

Cibo e arte alla Galleria degli Uffizi: Giuseppe Arcimboldo

Parlando del rapporto tra cibo e arte è impossibile non citare Giuseppe Arcimboldo. Arcimboldo, pittore milanese del cinquecento, noto per aver dipinto tavole allegoriche raffiguranti volti composti interamente da ortaggi e frutta. Il quadro più celebre di Giuseppe Arcimboldo è senza dubbio il Vertumno. Il dio romano delle mutazioni stagionali che qui doveva anche rappresentare l’Imperatore Rodolfo II. Il quadro del Vertumno è custodito al castello di Skokloster di Håbo, in Svezia. Tuttavia, chi fosse incuriosito dall’arte di Arcimboldo si può comunque recare agli Uffizi. All’interno della Galleria nella sezione dedicata ai disegni e alle stampe è possibile trovare un disegno di Arcimboldo, Disegno per una maschera. Addentriamoci quindi nei meandri dell’arte e del cibo, augurandoci buona visita e buon appetito.

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