Il David avrà una copia a Dubai: è stata infatti effettuata una copia del celebre David di Michelangelo affinché possa rappresentare l’Italia all’Expo di Dubai.

Il David avrà una copia a Dubai: il David di Michelangelo. Nel centro storico di Firenze un team di esperti ha effettuato la copia del David di Michelangelo. Il team ha prima eseguito una digitalizzazione dell’originale e poi una stampa in 3D in 14 pezzi della statua. Il gemello tecnologico del David ha le stesse identiche dimensioni del fratello più antico, ed è composto da una resina acrilica ricoperta di polvere di marmo. Questo lavoro è stato iniziato a dicembre ed è stato portato a termine il 14 aprile; successivamente il gemello volerà verso gli Emirati Arabi Uniti dove verrà presentato il 26 aprile. La direttrice stessa della Galleria dell’Accademia si ritiene felicissima che la scelta della rappresentazione italiana sia ricaduta sul David, che ha definito “l’opera d’arte per eccellenza”.

Gli altri gemelli del David

Tuttavia, la statua che volerà a Dubai non è di certo la prima copia ad essere stata effettuata. Esistevano già due gemelli del David: uno è davanti a Palazzo Vecchio e l’altro è a Piazzale Michelangelo, e sovrasta la sua Firenze con lo sguardo. Come sappiamo infatti, la statua che adesso è conservata alla Galleria dell’Accademia era stata inizialmente posta in Piazza della Signoria. Venne poi tolta nel 1910 e portata nella sua attuale dimora, per evitare che gli eventi atmosferici potessero danneggiarla.

David Piazza Signoria

David Piazza Signoria

Il gigante

Probabilmente Michelangelo ci direbbe che non è nemmeno la prima volta che degli spostamenti con carichi “pesanti” come delle statue vengono fatti. Basti pensare che l’enorme blocco dal quale Michelangelo ricavò il David venne portato prima via mare da Carrara fino alla foce dell’Arno e quindi via fiume fino a Firenze. Il grande blocco di marmo fu inizialmente preso in considerazione da due artisti dell’epoca: Agostino di Duccio e Antonio Rossellino. I due artisti iniziarono a lavorare “il gigante”, così soprannominato viste le dimensioni enormi, senza successo. Rovinarono l’integrità del prezioso blocco che finì in un magazzino. All’inizio del 1500 il progetto venne tuttavia rivalutato e fu commissionato al già famoso Michelangelo. L’artista riuscì a fare dell’enorme blocco rovinato e dimenticato la statua più bella del mondo.

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