Visitare il giardino di Boboli a Firenze

Situato tra Palazzo Pitti, Forte Belvedere e Porta Romana, il Giardino di Boboli è uno dei più grandi ed eleganti esempi di giardino all’italiana. Questo grande parco cittadino unisce architetture naturali ad uno straordinario museo a cielo aperto, fatto di corpi di fabbrica, fontane, serre, limonaie e perfino un casino di caccia.

Visitare il Giardino di Boboli: la storia

Giardino di Boboli Firenze

Giardino di Boboli Firenze

La sua creazione di Boboli si sviluppa nell’arco di 4 secoli dal XV al XIX secolo. Gli spazi verdi, situati dietro Santa Felicita in Oltrarno della famiglia Borgolo, da cui forse deriva il nome Boboli, furono acquisiti nel 1418 da Luca Pitti. Quest’ultimo ordinò la costruzione dell’omonimo palazzo, probabilmente un progetto di Luca Fancelli, allievo di Filippo Brunelleschi. Nel 1549, la proprietà fu acquisita da Eleonora di Toledo, moglie di Cosimo dei Medici e divenne una grande e lussuosa residenza in Firenze della famiglia Medici. Il giardino è stato progettato come una continuazione stilistica ideale di Palazzo Pitti. Le due ali del cortile del palazzo formano infatti una specie di continuazione tra il palazzo e il parco.

Inoltre, il giardino riflette l’idea di aristocrazia dell’epoca. Progettato come area ideale per la signoria ai margini della città. Il parco è anche isolato dalla vita cittadina, uno scenario di feste sontuose, limitato alla corte e all’aristocrazia fiorentina prendeva vita nei suoi giardini e cortili. La posizione sulla collina, da cui è possibile osservare il bellissimo cielo della città e dei dintorni, la ricca vegetazione, le grotte, le statue, le piscine, le numerose fontane, contribuiscono a creare un ambiente suggestivo, perfettamente collegato alla struttura urbana di Firenze.

Fontana dell'Oceano - Boboli

Fontana dell’Oceano – Boboli

Visitare il Giardino di Boboli: la struttura del giardino

Una scala collega il cortile del palazzo realizzato dall’Ammannati con il livello superiore del giardino dove si trova l’anfiteatro. Il centro del parco è occupato dalla Fontana dell’Oceano, quindi spostato nella parte occidentale del giardino. L’anfiteatro era spesso usato per mettere in scenma gli spettacoli per la corte medicea. Progettato da Giambologna nel 1576, questo spazio è composto da una troupe di marmo che rappresenta l’Oceano (l’originale, sostituito da una copia, è al Bargello) e 3 divinità fluviali allungate che rappresentano il Nilo, il Gange e l’Eufrate, splendide figure statuarie che emergono dal blocco marmoreo.

Visitare il Giardino di Boboli: le prime fontane

Fontana dei Carciofi

Fontana dei Carciofi

Sul retro del palazzo si trova la fontana del Carciofo ubicata sulla terrazza. Questa fontana è stata scolpita da Francesco Susini e Francesco del Tadda. Il nome di Fontana del Carciofo è probabilmente dovuto alla somiglianza tra le foglie dele radici dei carciofi e le decorazioni delle valvole delle conchiglie. Lungo il bordo ottagonale della fontana si trovano poi le statue di cherubini e putti in marmo.

Proseguendo verso la zona nord-ovest, troviamo la Fontana del Bacchino, che rappresenta il nano Morgante, un giullare della corte di Cosimo I de ‘Medici.

Visitare il Giardino di Boboli: gli altri giochi d’acqua

Grotta del Buontalenti - Giardino di Boboli

Grotta del Buontalenti – Giardino di Boboli

Proseguendo la passeggiata nel grande parco di Boboli, è possibile ammirare la Grotta Buontalenti. Questa grotta è l’illustrazione perfetta della fantasia dell’artista fiorentino. La grotta è divisa in 3 aree. La terza parte, affrescata con motivi vegetali, contiene una piccola fontana realizzata da Giambologna che rappresenta Venere su una roccia mentre emerge dal bagno.

Giardino di Boboli

Giardino di Boboli

Risalendo troviamo un grande piano occupato dalla Fontana di Nettuno con sirene e tritoni che emergono dalle rocce, al centro è raffigurata la figura di Nettuno che colpisce con il tridente.

Una volta raggiunto il padiglione rococò del Kaffeehaus, un casino di caccia, c’è un grande prato da cui si può ammirare una splendida vista di Firenze e al centro del quale si trova la Fontana di Ganimede. Il gruppo marmoreo originale del XVII secolo è stato sostituito da una copia in gesso.
Alla fine di questo vicolo si trova il Giardino del Cavaliere, al centro del quale si trova la Fontana delle Scimmie databile fra il XVI-XVII secolo. La fontana con un putto centrale in marmo è così chiamata per via delle 3 scimmie in bronzo posizionate alla base.

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