A Leonardo agli Uffizi è dedicata la sala numero 15. Il genio poliedrico di Leonardo da Vinci non ha bisogno di presentazioni. Scienziato, ingegnere e artista in un’unica persona, le doti di Leonardo spaziano in più campi ma si intrecciano sempre in ogni sua realizzazione. Ed ecco che nei suoi quadri si percepisce anche il suo genio scientifico, così come nelle sue invenzioni appare anche l’artista che è in lui. In definitiva, ciò che accomuna tutti i lavori del maestro toscano è l’ innovazione e la sperimentazione di nuove tecniche e di nuovi modi di vedere le cose. In fondo, è proprio questo che serve per essere un genio.

Dal 28 marzo il grande spirito innovativo di Leonardo si può ammirare agli Uffizi, grazie al grande lavoro di restauro dell’Adorazione dei Magi.

L’Adorazione dei Magi di Leonardo agli Uffizi

Torna alla Galleria degli Uffizi dopo più di 5 anni di restauro l’Adorazione dei Magi di Leonardo. L’evento è stato celebrato con una mostra dal titolo Il cosmo magico di Leonardo da Vinci : l’Adorazione dei Magi restaurata. 

L’opera era stata commissionata a Leonardo dai monaci di San Donato a Scopeto nel 1481 e doveva essere collocato sull’altare maggiore. Leonardo però lascia l’opera incompiuta a causa della sua imminente partenza per Milano, e il dipinto venne lasciato all’amico Amerigo Benci. I monaci aspettarono per un po’ il suo ritorno ma si resero ben presto conto che Leonardo non aveva intenzione di tornare. La cultura fiorentina così filosofica e neoplatonica cominciava a stare stretta all’artista vinciano, e Milano gli era sicuramente più congeniale.

I monaci di San Donato commissionarono allora l’opera a Filippino Lippi, oggi agli Uffizi ed esposta nella mostra Il cosmo magico di Leonardo da Vinci, insieme all’omonima opera di Leonardo.

Adorazione dei Magi Filippino Lippi Uffizi Firenze

Adorazione dei Magi, Filippino Lippi, Uffizi

Il restauro dell’ Adorazione dei Magi di Leonardo agli Uffizi

Il restauro dell’Adorazione dei Magi costituisce un evento incredibile vista la difficoltà dell’impresa. Ma ancora più incredibile è la maestria con la quale i restauratori hanno lavorato sul dipinto e le scoperte a cui tale maestria ha portato. Il restauro era affidato ad un team dell’Opificio delle Pietre Dure guidato da  Roberto Bellucci e Patrizia Riitano, sotto la supervisione di Marco Ciatti, responsabile dell’Opificio, e Cecilia Frosinini.

Sono stati riportati alla luce colori inaspettati e numerosi dettagli che conferiscono all’opera un ancor più grande valore iconografico. Marco Ciatti osserva come il restauro abbia portato alla luce un fatto particolare e straordinario. Leonardo ha infatti fatto i suoi studi prospettici direttamente sulla tela con leggeri tratti a matita, ovviamente invisibili prima del restauro.

Ma il restauro non ha solo portato un incredibile valore aggiunto all’Adorazione dei Magi di Leonardo. Si è trattato anche di un grande lavoro di sperimentazione di nuove tecniche di restauro che ha permesso di fare passi avanti in questa arte. Perché, in fondo, anche il restauro di opere d’arte è una e vera propria arte. A dimostrazione di ciò, la mostra ospita anche un video che spiega le diverse fasi del restauro e una riproduzione del dipinto prima della restaurazione.

L’opera può essere anche vista come una tela di prova per soggetti futuri. Il gruppo di cavalli sullo sfondo, per esempio, ricorda la Battaglia di Anghiari – o meglio, ciò che sappiamo della Battaglia di Anghiari. O ancora, il volto del vecchio vicino alla Madonna sembra uno studio per il futuro San Girolamo. Qualcuno vede anche un richiamo alla Vergine delle Rocce nei riflessi d’acqua ai piedi did Maria.

Dopo tutti questi anni di attesa, non si può proprio evitare di correre a ammirare quest’opera rinata. E per i biglietti? Ecco i biglietti per l’Adorazione dei Magi di Leonardo agli Uffizi!

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