Firenze e l’Islam.La Galleria degli Uffizi e il Museo del Bargello di Firenze ospitano fino al 23 Settembre 2018 una mostra dedicata al rapporto tra la città rinascimentale e il mondo islamico intitolata, Islam e Firenze. Arte e collezionismo dai Medici al Novecento. Il tema molto attuale della mostra porta in scena l’incredibile ricchezza della civiltà islamica per un confronto con la culla del Rinascimento. Un’importante collezione d’arte proveniente dall’Islam entra in collaborazione con il Museo del Bargello per scoprire gli scambi tra Oriente e Occidente. Dopo due anni di ricerche, si apre una mostra sugli scambi culturali tra i due poli, dal Quattrocento al XIX secolo.

L’interesse di Firenze per il mondo islamico è antico. Ne sono la testimonianza le ricerche dei mercanti fiorentini Simone Sigoli, Leonardo Frescobaldi e Giorgio Gucci. Nel 1384 durante il loro pellegrinaggio in Terra Santa, visitarono anche il Cairo e Damasco. Qui rimasero colpiti dalla straordinaria bellezza degli oggetti conservati. La ricchezza dell’arte islamica è rappresentata dai suoi smalti, i suoi cristalli di roccia, gli avori,le ceramiche e i tappeti.

Firenze conserva un nucleo molto importante di arte islamica, quasi tre mila opere furono donate nel 1889 dall’antiquario Louis Carrand al Museo Nazionale del Bargello, già elencato come uno dei principali musei d’Europa.

Firenze e l'Islam alla Galleria degli Uffizi

Firenze e l’Islam alla Galleria degli Uffizi

Firenze e l’Islam: il collezionista Louis Carrand

Il collezionista di Lione Luis Carrand, morto a Firenze nel 1888, riflette l’eclettismo dei gusti e delle tendenze delle collezioni ottocentesche. La raccolta del padre Jean e poi del figlio Louis, è un esempio delle collezioni del tempo con un forte interesse per il Medioevo e le arti minori.Fu chiamato a Firenze nel 1886 per partecipare ad eventi legati al centenario di Donatello. Prese parte alla mostra a lui dedicata ed espose oggetti preziosi come smalti, avori, ottone e tessuti. Quando morì nel 1888, Louis Carrand donò la sua collezione alla città di Firenze e in particolare al Museo del Bargello, che in questo modo si arricchì di 3000 oggetti del Medioevo e del Rinascimento, diventando uno dei musei più importanti per le arti minori.

Il Bargello offre un periodo fondamentale di ricerca raccolta dal tardo Settecento all’inizio dell’Ottocento. Gli Uffizi, invece, presentano alcuni ritratti di sultani di Cristofano dell’Altissimo, come il Ritratto di Solimano il Magnifico.

 

Firenze e l’Islam: gli oggetti preziosi

Una particolare importanza è affidata alla lavorazione dei metalli, molto ricercati al tempo di Lorenzo il Magnifico. Tra gli oggetti preziosi spiccano le ceramiche orientali e ispano- moresche, con i blasoni delle famiglie nobili fiorentine. Ci sono anche tessuti e grandi tappeti dall’Egitto della fine del XV secolo e dell’inizio del XVI secolo, inseriti molto presto nelle collezione dei Medici. Fanno parte di questa raccolta anche occhiali, metalli che hanno fortemente influenzato la produzione italiana dell’epoca.Tra le varie opere si distingue il manoscritto più antico: il “Libro dei Re” del persiano Firdusi, conservato alla Biblioteca Nazionale.

La collezione si rivela un meraviglioso viaggio attraverso secoli di scambi e influenze culturali. Un percorso arricchito dai prestiti da parte dei prestigiosi musei italiani e stranieri, in collaborazione non solo con gli Uffizi e il Museo Nazionale del Bargello. Partecipano alla mostra anche altre importanti istituzioni. Il Museo Stibbert e la Biblioteca Centrale di Firenze, il Museo Bardini e la Villa Medicea di Cerreto Guidi.

La mostra si svolge in collaborazione con la mostra “Montefeltro e l’Oriente Islamico” della Galleria Nazionale delle Marche.

Dopo aver scoperto Filippo Lippi alla Galleria degli Uffizi, non potete perdervi questa emozionante mostra!

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