Quando si parla di Palazzo Pitti, comincia nella mente dei più un vago susseguirsi di ricordi scolastici e una lunga serie di dubbi e interrogativi.
Tutti l’hanno sentito nominare almeno una volta e chi è stato a Firenze ci è sicuramente passato davanti, ma se si tratta di dover spiegare cos’è Palazzo Pitti e cosa c’è al suo interno spesso la nebbia comincia a infoltirsi.
I fiorentini, gli amanti d’arte o chiunque ne sappia qualcosa in più non me ne voglia!
Quello che voglio dire è che c’è una grande disparità di conoscenza su quello che –in media- si sa sugli Uffizi e quello che invece si conosce di Palazzo Pitti.
In questa mini guida alla visita di Palazzo Pitti mi propongo di fare un po’ di chiarezza.
Ecco che cosa troverete:
- Storia e Architettura del Palazzo
- I Musei all’interno di Palazzo Pitti e che cosa vedere in ognuno di essi
- Come prenotare e acquistare i biglietti per i vari musei e il Giardino di Boboli
La storia di Palazzo Pitti: una gara di sfarzo
Tutto ebbe inizio a metà ‘400. Forse il periodo di maggior splendore di Firenze – non a caso chiamata la culla del Rinascimento.
In quegli anni la città brulicava di ricche famiglie di mercanti, banchieri e proprietari terrieri che non perdevano occasione di sfoggiare i loro ingenti possedimenti facendosi costruire bellissimi palazzi come residenze private.
Del resto, basta fare un giro per le vie del centro per rendersene conto.
La famiglia Medici incaricò Michelozzo di costruire la loro residenza: un bel palazzo nell’attuale via Cavour con gli esterni realizzati in bugnato rustico.
(Oggi Palazzo Medici-Riccardi)
Ed è a questo punto che entra in scena il personaggio che ci interessa: Luca Pitti.
Luca Pitti era un mercante fiorentino molto ricco e – oserei dire – alquanto megalomane che si mise in testa di dover avere un palazzo più grande di quello dei Medici.
Si dice (e qui il confine tra realtà e leggenda si assottiglia) che Luca Pitti volesse delle finestre tanto ampie da superare in grandezza la porta di casa Medici!
Il Vasari ci racconta anche un altro aneddoto che ribadisce le manie di grandezza del mercante.
Il grande critico d’arte ci racconta che il Pitti avesse scelto come progetto per il suo palazzo il progetto che Brunelleschi aveva fatto per i Medici, ma da loro rifiutato perché fin troppo sfarzoso!
Anche qui non sappiamo se credergli visto che l’episodio non è citato da altre fonti e lo stile dell’edificio non rispecchia le caratteristiche di sobrietà e simmetria del Brunelleschi.
Io comunque ho deciso di crederci perché la storiella mi piace e, in fondo, lo ha detto il Vasari 😉
Ma non è tutto perché se osservate con attenzione la facciata di Palazzo Pitti noterete che tra le numerose pietre ce n’è una molto più grande delle altre: una pietra lunga 10 metri in mezzo a tante altre “piccole” pietre.
Ecco, quella pietra doveva rappresentare proprio Luca Pitti, grande e potente, in mezzo a tutti gli altri, piccoli e insignificanti!
Tornando a ciò che è certo.
L’architetto ufficiale fu Luca Fanelli, allievo di Brunelleschi e il palazzo venne realizzato con la stessa tecnica del bugnato di casa Medici, molto in voga nella Firenze dell’epoca.
Nuova era l’idea di costruire una piazza davanti ad un edificio privato, cosa che lo rende ancora più maestoso.
Curiosità! Sapevate che all’interno dell’attuale Giardino di Boboli c’era una cava di pietraforte?
Proprio la pietra utilizzata per costruire il palazzo.
È bello pensare che il palazzo sia, in qualche modo, sempre stato lì. L’uomo l’ha solo aiutato a venir fuori.
Luca Pitti morì prima che l’edificio fosse terminato, e si era indebitato a tal punto che la costruzione non venne mai realizzata secondo il vero progetto iniziale.
La famiglia andò comunque ad abitarci per qualche anno, dal 1465 al 1472, fino a che non furono costretti a lasciarla per un inesorabile declino economico.
Nel 1549 successe qualcosa che ha sicuramente fatto rivoltare il Pitti nella tomba.
La famiglia Medici acquistò Palazzo Pitti.
Fu Eleonora di Toledo, moglie di Cosimo I e di salute molto cagionevole, a voler trasferirsi nell’ormai ex casa Pitti perché in una zona meno malsana e meno rischiosa per la salute sua e dei suoi bambini malaticci.
Palazzo Pitti si trova infatti di là d’Arno (come dicono i fiorentini), ovvero sull’altra sponda del fiume rispetto a quello che un tempo era il centro città.
(Oggi è in una posizione assolutamente centrale)
Così cominciarono i lavori per terminare il palazzo, affidati a Bartolomeo Ammannati, che realizzò anche il meraviglioso Giardino di Boboli, dietro la residenza.
Curiosità! Sapete che nel Giardino di Boboli è vissuto anche un ippopotamo?
La passione seicentesca per l’esotico ha portato Cosimo III a ospitare nel suo giardino questo improbabile animale! Il poveretto non visse a lungo, come prevedibile, ma è oggi conservato imbalsamato al Museo della Specola.
Nel ‘700, quando la famiglia Medici scomparve, il Palazzo passò ai Lorena e lì vennero conservate le vaste collezioni medicee.
Negli anni successivi Palazzo Pitti è stata residenza di grandi personalità.
Napoleone vi soggiornò per un breve periodo durante gli anni di governo dell’Italia, e Vittorio Emanuele I vi abitò nel periodo in cui Firenze era capitale del neo stato italiano.
Nel 1919, il re donò il palazzo allo stato italiano. E così arriviamo ai giorni nostri.
L’interno di Palazzo Pitti: i Musei e il Giardino
Palazzo Pitti non è un unico museo. È un complesso di musei.
Ecco quali sono i musei che lo compongono:
- Galleria Palatina
- Appartamenti Reali
- Galleria d’Arte Moderna
- Tesoro dei Granduchi
- Museo della Moda e del Costume
- Museo delle Porcellane
- Museo delle Carrozze
- Giardino di Boboli
Tutti questi musei hanno il loro fascino e sono molto ben strutturati, ma sono senza dubbio la Galleria Palatina, la Galleria d’Arte Moderna e il Tesoro dei Granduchi che contengono i più grandi capolavori e che attirano ogni anno il maggior numero di visitatori.
[Per sapere cosa vedere in ciascun museo di Palazzo Pitti e quali opere vi sono contenute, cliccate sul museo che vi interessa]
Curiosità! Sapevate che si tratta del museo con più opere di Raffaello al mondo?
Come acquistare i biglietti per i musei di Palazzo Pitti e il Giardino di Boboli
Non c’è un unico biglietto per tutti i musei di Palazzo Pitti.
Quando si parla di biglietto per Palazzo Pitti si intende l’ingresso a:
- Galleria Palatina
- Galleria d’Arte Moderna
- Tesoro dei Granduchi
- Museo della Moda e del Costume.
Per evitare inutili file potete acquistare online il biglietto per Palazzo Pitti.
Con il biglietto per il Giardino di Boboli potete invece visitare:
- Giardino di Boboli
- Museo delle Porcellane
Anche in questo caso potete saltare la fila e acquistare online il biglietto per il Giardino di Boboli
INFORMAZIONI UTILI
Indirizzo: Piazza de’ Pitti, 1. Firenze
Giorni di chiusura: tutti i Lunedì, 1 maggio, 1 gennaio, 25 dicembre
Prezzo Biglietti Palazzo Pitti: Intero 20€* – Ridotto 13,50€*
Prezzo Biglietti Giardino di Boboli: Intero 14€* – Ridotto 10,50€*
*i prezzi indicati sono comprensivi delle spese di prenotazione online.