“Potranno tagliare tutti i fiori, ma non fermeranno mai la primavera.” P. Neruda.

La Primavera di Botticelli, capolavoro del Rinascimento. Mistero e fascino. La primavera come simbolo della rinascita. La primavera come soggetto ritratto da Sandro Botticelli. Quanti di voi possono dire di conoscere alla perfezione quest’opera? Certo, tutti conoscono la più famosa “Nascita di Venere” ma non molti sanno che l’altro quadro contenuto agli Uffizi. La “Primavera” ebbe un maggior successo per i contemporanei di allora e che nasconde affascinanti segreti. In questo articolo cercherò di rivelare alcuni dei misteri di questo quadro. Anche se, spiegare a parole la meraviglia che si prova a poterlo ammirare dal vivo non è assolutamente possibile.

La Primavera di Botticelli: tutti i segreti della famosa tela!

Recarsi alla Galleria degli Uffizi almeno una volta nella propria vita è necessario sia per conoscere una parte importante della cultura del nostro paese ma anche perché all’interno di un museo come questo si possono scoprire aneddoti davvero interessanti. Prendiamo ad esempio appunto, la Primavera di Botticelli; numerosi studiosi ancora oggi si soffermano sul vero significato nascosto dell’opera. Ci sono tre diverse teorie: una a carattere mitologico, una filosofica ed una storico-dinastica.

La prima teoria è quella di interesse mitologico e ci presenta una scena che si svolge da sinistra verso destra. Siamo all’interno del giardino degli Esperidi, con la figura alata in alto che afferra nella vita in maniera possessiva una ragazza. Si tratta di Zefiro, vento di primavera e la ninfa Clori, il quale rapendola la mette incinta. Questa mutazione la farà divenire Flora, la ninfa della primavera, ben visibile accanto. Alla scena assistono Venere e Cupido insieme alle tre grazie. Conclude la scena un aitante dio Mercurio che scaccia le nubi per mantenere un’eterna primavera.
La seconda interpretazione vuole che numerosi filosofi si siano cimentati nel cercare di dare un significato a queste figure. Molti hanno concordato sul fatto che si tratti di una celebrazione dell’amore passionale ed eterno che fa innalzare l’uomo verso il cielo e far fiorire la primavera. Questo punto di vista ci ricorda che siamo tutti alla ricerca del grande amore. Forse potrebbe esservi utile portare il vostro innamorato agli Uffizi producendovi in questa spiegazione per ottenere magari un invito a cena ed assaggiare la famosa “fiorentina”!!!

La Primavera di Botticelli e i Medici

Tornando al nostro dipinto e dimenticando i nostri appetiti, l’ultima teoria è quella secondo la quale i personaggi nasconderebbero in realtà i volti della famiglia Medici: Zefiro avrebbe il volto di Giuliano de’ Medici e Clori quello della sua amante Fioretta Gorini. Da questo grande amore sfortunato visto che Giuliano morì nella congiura de’ Pazzi, nacque poi il futuro Papa Clemente VII. Anche nei volti delle tre grazie pare si possano ritrovare quelli di Caterina Sforza e Simonetta Vespucci.

Spero di avervi svelato qualcosa di nuovo su un dipinto che molti di noi conoscono dai libri di scuola ma di cui non si immaginano i retroscena. A volte conoscere l’arte non significa solo studiarne i particolari pittorici ma anche cercare di immedesimarsi nell’epoca alla quale appartiene e comprendere i pensieri delle persone che lo hanno dipinto e voluto. Continuate a seguire le nostre avventure, la prossima volta sarà il turno di Giotto e delle sue scoperte!

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