Visitare Firenze è tanto bello quanto confusionario se non si sa cosa andare a vedere. Ci sono talmente tanti musei da visitare e tante piazze da scoprire che diventa necessario fare una selezione. Ma come scegliere le mete giuste? E su che base  escludere un certo luogo a favore di un altro? Non disperate, vi vengo in aiuto!

Ecco la top 10 dei capolavori di Firenze che tutti dovrebbero vedere almeno una volta nella vita.

10 capolavori di Firenze

Top ten masterpieces of Florence

1. Il David di Michelangelo – I posto tra i 10 capolavori di Firenze

David Michelangelo tra i 10 capolavori di Firenze

David, Michelangelo, Galleria dell’Accademia, Firenze

Siamo alla Galleria dell’Accademia e in fondo ad un suggestivo corridoio si erge imponente il David di Michelangelo. Visitatori da tutto il mondo rimangono a bocca aperta di fronte alla maestosità e all’eleganza di questo capolavoro.

Il David fu scolpito da Michelangelo nei primissimi anni del ‘500 a partire da un unico enorme blocco di marmo. Il lavoro che il giovane Michelangelo si apprestava a fare era una vera e propria impresa, già fallita da due artisti prima di lui. I fiorentini erano consapevoli di questo e aspettavano con trepidazione la consegna del lavoro. Immaginate il loro stupore e il loro orgoglio quando la statua fu mostrata per la prima volta! Si trattava di un capolavoro talmente ben riuscito che fu deciso di metterlo in Piazza della Signoria, centro del potere, invece che in uno dei contrafforti del Duomo come doveva essere inizialmente. Solo nel XIX secolo si decise di spostarlo in un luogo più riparato per evitarne il deterioramento e la Galleria dell’Accademia divenne la nuova casa del David.

La statua rappresenta David nel momento precedente alla battaglia con il gigante Golia. I muscoli sono rilassati e l’espressione è concentrata dando vita ad un corpo che esprime eleganza e potenza allo stesso tempo.

 

Ecco come vedere il David alla Galleria dell’Accademia

2- La Nascita di Venere di Botticelli – II posto tra i 10 capolavori di Firenze

La nascita di Venere Botticelli

La nascita di Venere, Botticelli, Galleria degli Uffizi

Ci spostiamo agli Uffizi e dedichiamo a questo imponente museo un po’ del nostro tempo, visto che ben quattro tra i 10 capolavori di Firenze si trovano qui. Il primo è la La Nascita di Venere di Botticelli. Realizzato per la Villa medicea di Castello, la Venere viene considerata come il simbolo delle bellezza femminile nell’arte. Eleganza, morbidezza e raffinatezza sono le sensazioni che avvolgono gli spettatori, lasciandoli a bocca aperta in estatica contemplazione. La bellezza simboleggiata dalla Venere è una bellezza tutta spirituale, pudica e armoniosa e nasconde numerosi significati allegorici tutti da  scoprire. Si può apprezzare questo capolavoro rinascimentale anche senza conoscerne i segreti, ma quando se ne percepiscono i simboli nascosti la sua bellezza appare con ancora più forza. Consiglio infatti di andare a vederla con un tour guidato agli Uffizi che soddisferà tutte le vostre curiosità su questo capolavoro!

3- La Primavera di Botticelli – III posto tra i 10 capolavori di Firenze

Primavera Botticelli Uffizi

La Primavera, Botticelli, Galleria degli Uffizi

Secondo molti studiosi, La Primavera di Botticelli fu realizzata nello stesso periodo della Nascita di Venere e doveva essere anch’essa collocata nella Villa medica di Castello. Il fascino dell’opera deriva anche dalla difficoltà interpretativa che crea un’affascinante aurea di mistero. La chiave interpretativa non è ancora stata trovata: secondo alcuni va letta in chiave filosofica, secondo altri in chiave storica ma nessuna sembra prevalere. Quello che è certo è l’innegabile maestria che Botticelli dimostra nel rendere le trasparenze dei veli e nella cura dei più piccoli dettagli. Provate ad avvicinarvi all’opera e vedrete che ad ogni fiorellino è stato dedicato del tempo! Una volta di fronte all’opera fatevi raccontare da una guida tutte le diverse interpretazioni e divertitevi a scegliere quella che preferite! Trova la tua guida per gli Uffizi.

4- La Maestà di Giotto – IV posto tra i 10 capolavori di Firenze

 

Maestà Giotto Uffiizi

Maestà, Giotto, Galleria degli Uffizi

Siamo sempre agli Uffizi ma torniamo un po’ indietro nel tempo, precisamente agli inizi del 1300. Ci troviamo di fronte alla Maestà di Giotto, così diversa dalle tele del Botticelli eppure egualmente affascinante. Il dipinto entra a pieno titolo tra i 10 capolavori di Firenze perché segna un punto di rottura con la pittura precedente, ed è semplice accorgersene confrontandolo con l’opera di fronte. La Maestà di Giotto è infatti collocata davanti alla Maestà di Cimabue e le differenze sono evidenti, nonostante siano state realizzate a distanza di soli 10 anni. I corpi di Giotto sono plastici e tridimensionali e, anche se ancora non sono rispettate le proporzioni, è evidente un distaccamento dai canoni della pittura bizantina. Divertitevi a trovare le differenze tra le due opere e a scovare gli indizi della nuova arte di Giotto, che è poi quella che aprirà la strada alla pittura rinascimentale.

5- L’Annunciazione di Leonardo da Vinci – V posto tra i 10 capolavori di Firenze

Annunciazione Leonardo Uffizi

Annunciazione, Leonardo da Vinci, Galleria degli Uffizi

Arriviamo alla Sala 15 degli Uffizi, dedicata a Leonardo. Si trova qui il V capolavoro della nostra top 10: l’ Annunciazione di Leonardo. Per molti anni l’attribuzione è stata incerta ma oggi possiamo affermare con sicurezza che si tratta di un’opera giovanile di Leonardo da Vinci. Leonardo si discosta dall’iconografia classica che vede la scena svolgersi in un luogo chiuso. La Vergine e l’Angelo di Leonardo si trovano infatti in un giardino aperto e viene data molta importanza alla natura circostante, dipinta con particolare attenzione ai dettagli. Altra particolarità è l’uso della prospettiva aerea che rende l’idea di profondità con lo sfumarsi del colore sullo sfondo. La tecnica verrà poi messa a punto da Leonardo e diventerà famosa come lo sfumato di Leonardo. Nonostante questo, è stato notato un errore prospettico nelle braccia della Vergine. Qualcuno lo interpreta come una svista del giovane Leonardo, altri come un accorgimento voluto poiché osservando l’opera da destra l’errore scompare. E voi che ne pensate? Andate a visitare gli Uffizi e osservate attentamente le braccia della Madonna per scoprirlo!

E già che ci siete, è l’occasione perfetta per ammirare Leonardo agli Uffizi visto che è da poco tornata l’Adorazione dei Magi! Dopo quasi sei anni di assenza per restauro, il capolavoro di Leonardo è tornato protagonista di una esposizione dedicata che mostra tutte le fasi di un restauro sorprendente.

6- La cupola di Brunelleschi – VI posto tra i 10 capolavori di Firenze

Usciamo dalla Galleria degli Uffizi e incamminiamoci in direzione Duomo perché il prossimo capolavoro è proprio la sua cupola. Al momento della costruzione la cupola era la più grande di tutto il mondo, superando anche quella del Pantheon. Quando Brunelleschi si trovò a dover costruire una cupola così grande si rese conto che questo non era mai stato fatto e avrebbe dovuto sperimentare un nuovo modello architettonico. Quello che riuscì a realizzare è assolutamente incredibile poiché con le conoscenze e i mezzi dell’epoca una cupola di tali dimensioni non avrebbe potuto esistere. Ma Brunelleschi spiazzò tutti e riuscì nell’impresa. Come fece? Utilizzò una struttura a doppia calotta in cui c’è una cupola interna più piccola e robusta e una esterna più grande e leggera. I mattoni sono posizionati a “spina di pesce”, ovvero incastrati tra di loro trasversalmente per riuscire a sorreggere lo slancio verso l’alto. Brunelleschi realizzò persino i macchinari necessari a trasportare in alto i materiali e controllava personalmente ogni aspetto del processo di costruzione. Non deve essere stato facile per i poveri operai lavorare con un tipo come Brunelleschi, visto il caratteraccio con cui è conosciuto ancora oggi! Ma in fondo, la soddisfazione finale avrà sicuramente fatto dimenticare ogni sacrificio.

Si può salire sulla cupola ma, per osservarla al meglio, consiglio di salire sul vicino Campanile di Giotto. Preparatevi alle centinaia di scalini ma anche qui la soddisfazione finale farà dimenticare ogni sacrificio. Puoi anche visitare il Duomo con una guida!

7- La Porta del Paradiso di Ghiberti – VII posto tra i 10 capolavori di Firenze

 

Porta del Paradiso Ghiberti Battistero

Porta del Paradiso (riproduzione), Battistero, Firenze

Uscendo dal Duomo verrete abbagliati dall’oro della porta di fronte. Si tratta della cosiddetta Porta del Paradiso, la porta est del Battistero realizzata dal Ghiberti a metà del ‘400. L’alluvione del ’66 la rovinò e da quel momento fu spostata al Museo dell’Opera del Duomo e sostituita con una copia. Il Ghiberti aveva già lavorato alla porta nord del Battistero e il suo lavoro era talmente piaciuto agli Operai dell’Opera che fu deciso di affidare a lui la realizzazione dell’ultima porta. L’artista impiegò molti anni per terminare il lavoro ma ne venne fuori un vero capolavoro. Ghiberti crea una porta completamente diversa dalle altre: non ci sono le classiche 28 formelle ma solo 10 di un formato molto più grande. L’artista dimostra di saper stare al passo con l’evoluzione artistica in corso ed utilizza in modo perfetto le regole prospettiche rinascimentali, evolvendo il suo stile ed ispirandosi allo stiacciato di Donatello.

8- Il David di Donatello – VIII posto tra i 10 capolavori di Firenze

David Donatello Museo del Bargello

David, Donatello, Museo del Bargello

Tra i 10 capolavori di Firenze trova posto un altro David, precedente a quello di Michelangelo. Si tratta del David bronzeo di Donatello, realizzato verso la metà del ‘400 e oggi conservato al Museo del Bargello. Dall’età antica, il David di Donatello è la prima statua realizzata a tutto tondo e nasconde molti significati allegorici. Alcuni studiosi non sono neanche concordi sul soggetto rappresentato e vedono nel giovane raffigurato una rappresentazione di Mercurio, dio della guerra. Ancora una volta la forza del mistero che avvolge un’opera è grande motivo di fascino, proprio come succede per le tele del Botticelli. Quando sarete al Bargello concentratevi sul volto del David e perdetevi nella sua espressione che riesce a esprimere contemporaneamente un senso di superiorità da vero uomo e un cenno di malizia da giovane adolescente. Cosa aspettate? Correte a visitare il Bargello!

 

 

 

9- La Trinità di Masaccio – IX posto tra i 10 capolavori di Firenze

 

Trinità Masaccio Santa Maria Novella

Trinità, Masaccio, Santa MariaNovella

Brunelleschi, Donatello e…? Per completare il fantastico trio che segna l’inizio dell’arte Rinascimento manca solo Masaccio. Mentre Brunelleschi e Donatello rappresentano rispettivamente l’architettura e la scultura, con Masaccio siamo nel mondo della pittura. E per trovare il suo capolavoro dobbiamo andare in Santa Maria Novella. Lì si trova la sua Trinità, punto d’arrivo degli studi prospettici di Masaccio. L’artista crea un trompe-d’oeil impensabile fino a solo qualche anno prima dando l’impressione che lo spazio continui al di là del muro. C’è un continuum architettonico tra la reale architettura della chiesa e quella dipinta, tanto che sembra che le figure dei due committenti siano inginocchiate su uno scalino reale fuori dall’affresco. Trovarsi davanti a questo capolavoro significa cogliere l’enorme innovazione artistica rinascimentale ed è una tappa che non può essere saltata.

10- Gli Affreschi di San Marco di Beato Angelico – X posto tra i capolavori di Firenze

Affreschi San Mrco Beato Angelico

Affreschi San Mrco, Beato Angelico

Ultimo ma non ultimo, gli Affreschi di San Marco. Ci spostiamo nel Museo di San Marco, dedicato principalmente a Beato Angelico. Oltre che un pittore, Beato Angelico era un frate domenicano estremamente devoto e caritatevole, celebre per il suo buon animo. Traspare in ogni opera la sua doppia volontà di volersi aprire alle novità stilistiche rinascimentali e, al tempo stesso, rimanere attaccato all’idea medievale di arte come strumento didattico. Il grande lavoro fatto a San Marco segna la raggiunta maturità dell’artista dove le semplici forme rinascimentali convivono il perfetta armonia con una grande religiosità. Visitare il Museo di San Marco è un’occasione per uscire dai soliti itinerari turistici di massa pur rimanendo immersi nel cuore rinascimentale della città.

 

E voi, quanti di questi capolavori fiorentini avete visto? E quali capolavori avete invece visto che non sono nella nostra top 10? Aspetto i vostri commenti!

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