GIOTTO agli Uffizi: Siete sicuri di sapere tutto sul famoso artista?

Cosa vedere di Giotto agli Uffizi? “Di giorno li dipingo, di notte gli faccio” Giotto.Così parlava dei suoi figli uno degli artisti più famosi del Medioevo: Giotto. Giotto si sposò nel 1287 con Ciuta di Lapo del Pelo. Insieme ebbero quattro figlie e quattro figli, di cui uno Francesco divenne pittore a sua volta.
Tutti noi lo conosciamo come colui che disegnava talmente bene da fare dei cerchi perfetti a mano nuda. Ma siamo veramente certi, che di questo uomo dalle mille sfaccettature i libri di scuola ci abbiano tramandato tutto che di interessante c’è da sapere? Certo porsi l’obiettivo, in questo breve articolo, di farvi conoscere tutta la sua vita e la sua genialità è un’impresa impossibile. Ma possiamo nel nostro piccolo cercare di avvicinarti ad un tipo di arte non sempre apprezzata.

Giotto agli Uffizi: le opere

Infatti molti di voi dei capolavori contenuti agli Uffizi, conoscono principalmente le opere di Botticelli oppure di Michelangelo e Raffaello. La presenza di Giotto passa invece in secondo piano; Perché? Indubbiamente per il fatto che l’arte medievale incentrata sulla pittura religiosa di Madonne e crocifissi la rende agli occhi di noi comuni spettatori tutta uguale. Ma se ci soffermiamo a guardare in maniera più attenta i quadri di Giotto nella sala dedicata all’interno della Galleria degli Uffizi, possiamo riconoscere certamente delle differenze. Delle grandi innovazioni se i critici ci passano il termine!

La “Madonna con bambino e santi” risalente agli ultimi anni del 1300 ci fa notare il fatto che il suo tratto più lineare a caldo comincia a staccarsi da quella pittura rigida ed immobile che era stata quella bizantina. Su Giotto, si racconta che il suo maestro Cimabue, rimase completamente affascinato da questo ragazzo dal grande talento nel disegno. Si narra che una volta il discepolo avesse disegnato una mosca talmente realista sulla tela del maestro, che quest’ultimo tentò di scacciarla. Sull’artista sono pervenute a noi notizie assai interessanti che possiamo definire aneddoti.

Giotto agli Uffizi: la sala del Duecento

Nella sala dedicata al Duecento e Giotto sono poste una accanto all’altra tre bellissime donne. La prima è quella di Duccio di Buoninsegna detta “Madonna Ruccellai”. La seconda è la “Maestà di Santa Trinita” di Cimabue e per ultima ma non di minore importanza la “Maestà di Ognissanti” di Giotto. La “Maestà di Ognissanti” dipinta dal famoso pittore nel 1310 è anche chiamata la “La Madonna con bambino e Santi”. Era originariamente posta nella chiesa da cui prende il nome. Pare che Giotto la disegnò al suo ritorno da Assisi e Padova, dove aveva dipinto reciprocamente la Basilica inferiore di San Francesco e la Cappella degli Scrovegni.

Il dipinto prende già tutti gli spunti che l’artista aveva appreso nei suoi viaggi precedenti e che ne faranno di lui il precursore dell’arte rinascimentale. Le innovazioni riguardano sopratutto la posizione dei Santi intorno alla Madonna in trono con in braccio il bambino. I Santi infatti sono collocati in prospettiva rispetto allo spettatore. Alcune di esse si intravedono tra i fori dello schienale del trono. Un’altra novità riguarda i volti della Madonna e del bambino che cominciano ad esprimere dei sentimenti. Rimane invece di retaggio medievale la forte presenza di oro e la rigidità dei personaggi.Nella stessa sala appartenente a Giotto è posto anche il Polittico di Badia, risalente al 1301-1304

Curiosità su GIOTTO

Il primo era che secondo i contemporanei compreso il Vasari, Giotto era un uomo assai brutto. Si dice che fosse zoppicante e con una testa squadrata. Si narra inoltre che Papa Bonifacio VII fosse in cerca di un artista al quale commissionare il suo ritratto in occasione del Giubileo. Il pontefice, incuriosito dall’artista, gli chiese come prova di disegnare una “O” su una tela. Rimase talmente impressionato dalla perfezione del disegno che commissionò immediatamente l’opera a Giotto. Dai documenti si evince inoltre che Giotto da Bondone  (il suo nome per esteso) fosse molto attaccato al denaro. Che oltre alla sua attività di artista noleggiasse telai per tessitori che non se non lo potevano permettere. E infine che concedesse prestiti di denaro a tassi da usura. Era un uomo dalla battuta pronta come si evince dalle storie del Decamerone di Boccaccio, di cui era grande amico.

Mettendoci nei panni di un fiorentino contemporaneo di Giotto, probabilmente diremmo uno di quei geni, un po’ bruttini, che è meglio non far arrabbiare! Spero in questo breve articolo di avervi svelato qualche curiosità sulla vita di Giotto. Un uomo passato alla storia per la sua capacità nel disegno. Continuate ancora a seguirci, altre interessanti curiosità sulla nostra Firenze vi attendono!!!

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