La Galleria d’Arte Moderna di Firenze è uno dei musei ospitati all’interno di Palazzo Pitti.

Si trova al secondo piano dell’edificio ed è composto da 30 sale che offrono una meravigliosa vista sul Giardino di Boboli.

È in queste sale che un tempo si trovava la ricchissima Biblioteca Palatina Lorense, istituita dai Granduchi di Toscana sul finire del ‘700.

Ed è sempre in queste sale che soggiornavano i Savoia durante le loro visite a Firenze.

Proprio perché sono state sfruttate dalla casa reale fino agli inizi del ‘900, queste sale sono diventate un museo aperto al pubblico solo recentemente.

Quali opere ci sono alla Galleria d’Arte Moderna?

La Pinacoteca della Galleria d’Arte Moderna ripercorre la storia della pittura italiana dal ‘700 al ‘900, attraverso un percorso in ordine cronologico che espone le opere dei grandi protagonisti di questo periodo. Dal neoclassicismo fino al futurismo, passando per i macchiaioli.

Se si dovesse indicare quali sono le opere più importanti, forse parleremo proprio dei macchiaioli.

Corrente italiana che si sviluppa in parallelo all’impressionismo francese, caratterizzato da una stesura del colore a macchie.

Tra i grandi nomi italiani non mancano comunque gli esponenti stranieri, e tra le numerose opere pittoriche fa capolino anche qualche scultura.

Come la bellissima Psiche Abbandonata di Pietro Tenerani.

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Ma come si è formata questa grande collezione?

Mentre sappiamo che la collezione della Galleria Palatina è stata raccolta dai Granduchi Toscani della famiglia Medici, la storia di questa Galleria appare molto diversa.

E diversa è, infatti, la disposizione e l’allestimento delle opere: cronologica e ordinata la prima, esuberante e “disordinata” la seconda.

La collezione della Galleria era inizialmente costituita dalle opere neoclassiche provenienti dai concorsi dell’Accademia delle Arti e del Disegno, per poi arricchirsi nel corso dell’800 grazie agli acquisti di quadri delle collezioni di privati cittadini.

È proprio da uno di questi facoltosi cittadini, Diego Martelli, che Palazzo Pitti ha acquistato la maggior parte delle opere dei macchiaioli oggi presenti.

Arrivato il ‘900, il museo si è arricchito ancora grazie al lavoro di un’apposita commissione di ricerca e acquisto di capolavori.

Perché visitare la Galleria d’Arte Moderna di Firenze 

Sicuramente vale la pena visitare la Pinacoteca di Palazzo Pitti perché è un excursus completo e ben organizzato sulla pittura italiana tra ‘700 e ‘900.

Salta subito all’occhio come l’arte pittorica sia cambiata radicalmente ed è affascinante andare a scavare per trovare i motivi che hanno portato a tale cambiamento.

Affascinante è anche osservare l’evidente differenza tra la Galleria d’Arte Moderna al secondo piano e la Galleria Palatina al primo piano dell’edificio.

Si vede come i gusti nell’allestimento e nella disposizione delle opere si siano trasformati, anche perché è cambiato lo scopo: una vuole stupire, l’altra informare e formare.

Così diverse e così affascinanti.

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