Curiosità su Firenze ce ne sono tante. Con una storia così ricca e importante, ogni strada e ogni piazza ha un aneddoto tutto suo da raccontare. E pensare che per tanti Firenze si limita al David, il Duomo e gli Uffizi..non sanno cosa si perdono!

L’invito è a aprire gli occhi, guardarsi intorno e cogliere tutti i dettagli più curiosi e affascinanti della città! Noi lo abbiamo fatto e abbiamo scoperto tante curiosità su Firenze che stupiscono e divertono.

Pronti a curiosare tra le vie fiorentine?

1- Curiosità su Firenze – Il portone del Brindellone

curiosità su Firenze

Passeggiando senza meta per Firenze mi è capitato di imbattermi in questo enorme portone in legno. Ho subito cominciato a fantasticare sul terribile orco che poteva abitare lì dentro. Magari mangia i bambini! Magari si aggira minaccioso di notte! O magari c’è una spiegazione molto più semplice e pratica – come poi ho scoperto (peccato, mi sarebbe piaciuto essere l’eroina che salva Firenze dall’orco).

Il grande portone di Via il Prato serve ad ospitare il cosiddetto brindellone, il carro pasquale di Firenze. Brindellone indica qualcuno dinoccolato, ciondolante e pieno di fronzoli e l’aggettivo ben si addice al carro pasquale fiorentino!

Ogni anno per Pasqua il carro, alto 11 metri, esce dal grande portone e si dirige in Piazza Duomo. Pieno di girandole, ciondoli e giochi pirotecnici sembra proprio un brindellone rumoroso e appariscente! Finita la tradizionale cerimonia pasquale se ne torna al suo portone, dove rimane fino all’anno dopo.

La tradizione del carro di Firenze rimonta ai tempi delle Crociate. La storia racconta che un fiorentino, tale Pazzino de’ Pazzi, riportò in patria da una crociata tre schegge del Santo Sepolcro. Queste vennero usate per accendere il fuoco benedetto, simbolo di purificazione. Da quel momento per Pasqua tutti i cittadini ricevono il fuoco benedetto: oggi con l’accensione del buffo brindellone! 

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2- Curiosità su Firenze – La pietra sbagliata di Palazzo Pitti

Davanti alla maestosità di Palazzo Pitti, in pochi riescono a notare che c’è un dettaglio che stona. Eppure è un “dettaglio”  lungo 10 metri!

La facciata del Palazzo è fatta con il tipico bugnato, il mosaico di blocchi di pietra così in voga nella Firenze rinascimentale. Ogni blocco misura circa 30 centimetri, ma ce n’è uno lungo diversi metri che spicca lì nel mezzo. Curioso, ma che ci fa?

E’ risaputo che la famiglia Pitti aveva intenzione di mostrare tutta la propria ricchezza costruendo questo grandioso Palazzo. E soprattutto di mostrare quanto erano ricchi rispetto ai Medici. Luca Pitti, il capofamiglia, aveva idee un tantino megalomane e volle inserire un blocco di pietra di 10 metri sulla facciata. Quel blocco doveva rappresentare proprio lui, grandioso e potente, in mezzo a tutti gli altri, piccoli e insignificanti!

Al povero Luca Pitti gli si sarebbero rizzati i capelli sulla testa se avesse saputo che proprio i Medici avrebbero poi acquistato il suo bel Palazzo!

Vi ho messo voglia di visitare il palazzo e cercate la grande pietra sulla facciata? Ecco come visitare Palazzo Pitti!

3- Curiosità su Firenze – Il Duomo e il marito cornuto

Torniamo al di qua d’Arno e soffermiamoci a osservare il Duomo. Dovrete cercare per un po’, ma alla fine troverete un doccione su cui è scolpito un toro. Qualcuno dice che sia un ringraziamento all’animale, forza motore dei carri che portavano materiale al cantiere della Cattedrale.

Ma qualcun altro racconta una storia più intrigante. Nei dintorni del grande cantiere del Duomo abitava una bella signora, sposata con un sarto e amante di uno scalpellino. Tale scalpellino si ritrovò a lavorare ad un doccione del nuovo Duomo che guardava proprio verso la casa della sua bella e decise di sfruttare la situazione. Scolpì un toro rivolto verso la casa per avvertire in modo teatrale il povero marito che era…cornuto come un toro!

Curiosità su Firenze

Doccione, Cattedrale Santa Maria del Fiore

4- Curiosità su Firenze – La meridiana di S.M.Novella

Ogni giorno migliaia di visitatori varcano la soglia della Chiesa di Santa Maria Novella. Ma noi rimaniamo all’esterno perché quello che ci interessa si trova ai lati della porta d’ingresso. Se osservate bene vedrete due strani oggetti dall’ancora più strana funzione. Si tratta di antichi strumenti astronomici che furono utilizzati dal monaco e astronomo Ignazio Danti sul finire del ‘500.

Ignazio studiava il cielo per cercare di capire come conciliare l’equinozio astronomico con quello fissato dal calendario Giuliano. Per farlo fu deciso di eliminare 9 giorni dal calendario e, come in un film di fantascienza, si andò a letto il 4 ottobre e ci si sveglio il 15! Correva l’anno 1582 e fu ufficialmente istituito il Calendario Gregoriano.

Ecco spiegato perché Santa Teresa di Alvia morì nella notte tra il 4 e il 15 ottobre.

Curiosità su Firenze

Dettaglio, Chiesa di Santa Maria Novella

5- Curiosità su Firenze – L’orologio che gira al contrario

A volte si di che il mondo gira al contrario, ma a Firenze è l’orologio a girare al contrario!

Entrate al Duomo e date le spalle all’altare – il Signore non ce ne voglia, è per un nobile scopo – vedrete un grande orologio dipinto. L’orologio funziona grazie a un complesso meccanismo al di là del muro e fu dipinto dal grande Paolo Uccello. Se potessimo tornare indietro nel tempo e incontrare l’artista, la domanda sorgerebbe spontanea: “Perché l’orologio gira al contrario?!”. Ma probabilmente lui chiederebbe la stessa cosa a noi! Chi l’ha detto che il nostro è il verso giusto?

Ma l’orologio è particolare anche per altri motivi. Ai tempi di Paolo Uccello la giornata cominciava dalla sera e le ore venivano contate seguendo il calendario liturgico. In più, la lunghezza di un’ora non era sempre uguale ma cambiava a seconda delle stagioni. Se un giorno potremo tornare nella Firenze rinascimentale, non provate mai a chiedere l’ora perché vi si confonderebbero soltanto le idee!

6- Curiosità su Firenze – Il graffito di Michelangelo

Palazzo Vecchio, Piazza della Signoria. A destra dell’ingresso si nota un piccolo graffito.

No, non sono stati i soliti vandali che sciupano i monumenti, ma Michelangelo in persona – che ai monumenti fa tutto fuorché sciuparli! La storia racconta che il Buonarroti veniva spesso fermato in Piazza da un signore un po’ fastidioso e importuno che non la smetteva più di chiacchierare. Immagino che tutti abbiate presente il tipo. Un giorno, mentre Michelangelo ascoltava uno dei lunghi monologhi del tale, decise di ingannare il tempo scolpendo un volto con la mano dietro la schiena!

Per ovvi motivi, il graffito di Michelangelo è conosciuto dai fiorentini come l’importuno.  

Curiosità su Firenze

Graffito di Michelangelo, Piazza della Signoria

7- Curiosità su Firenze – La Madonna del Puzzo

La Madonna l’abbiamo vista dipinta e scolpita in innumerevoli modi. Col bambino e con l’Arcangelo, in una capanna e su un trono, disperata e felice. Ma avete mai visto una Madonna che si tappa il naso? Immagino di no, ma basta andare in Borgo San Jacopo per rimediare alla mancanza.

La Madonna che vedrete, visibilmente schifata, è opera dello scultore Mario Mariotti, classe 1936. Sul finire degli anni ’80, il Mariotti si stufò di sentire sempre un gran puzzo di pipì nel quartiere e decise di fare qualcosa. Scolpì la cosiddetta Madonna del Puzzo e la piazzò all’angolo con Via Toscanella, sperando di dissuadere i maleducati in cerca di un bagno en plein air. 

L’opera fu molto apprezzata dai concittadini ma purtroppo non riuscì nello scopo. Anzi, quasi a farlo apposta, lì davanti furono piazzati anche i cassonetti dell’immondizia! Adesso la Madonna ha un motivo in più per tapparsi il naso.

Curiosità su Firenze

Madonna del Puzzo, Torre dei Marsili, Borgo San Jacopo

8- Curiosità su Firenze  – Piazza delle Cipolle

Oggi c’è Palazzo Strozzi, un tempo c’era Piazza delle Cipolle. Era la piazza del mercato ortofrutticolo e una bancarella apparteneva a tale Niccolò Grosso. Oltre a vendere cipolle al mercato, il signor Grosso era conosciuto per altri due motivi: per essere il fabbro più bravo della città e per non fidarsi di nessuno, ma proprio nessuno.

Si fidava talmente poco che chiedeva sempre una caparra prima di iniziare un lavoro, e non lo consegnava se prima non veniva pagato. Era così intransigente su questo che chiese una caparra persino a Lorenzo il Magnifico! Questo gli valse l’azzeccato soprannome di caparra ma non gli impedì di essere scelto come fabbro per Palazzo Strozzi.

Infatti, quando la famiglia Strozzi decise di costruire il proprio Palazzo, fece realizzare i manufatti in ferro al caparra. Gli attacchi per i cavalli e le lanterne furono tutte lavorate dal Grosso: esclusivamente dopo essere stato pagato, ci mancherebbe!

9- Curiosità su Firenze – L’ippopotamo di Boboli

Passeggiando per Boboli si incontrano molte cose strane, da finte grotte marine a fontane appariscenti. Ma vi assicuro nel ‘600 se ne incontravano ancora di più. Nel giardino viveva infatti, niente po’ po’ di meno che…un ippopotamo!

Il bizzarro inquilino fu regalato a Cosimo III, amante di piante e animali esotici. E dove poteva metterlo Cosimo se non nel Giardino di Boboli? Così, in mezzo a signore che passeggiavano in eleganti vestiti, poteva capitare di imbattersi in un enorme ippopotamo. Il poveretto sopravvisse solo poco tempo in quel clima così diverso dal suo e oggi si trova imbalsamato al Museo della Specola.

Potete acquistare i biglietti per il Giardino di Boboli – ma non aspettatevi di trovarci un ippopotamo!

Curiosità su Firenze

Ippopotamo del Giardino di Boboli, Museo della Specola

10- Curiosità su Firenze – La finestra sempre aperta

Ci spostiamo adesso in Piazza Santissima Annunziata per raccontare una triste storia d’amore.

XVI secolo. Viveva in Palazzo Grifoni una giovane coppia, innamorata e felice, ma la guerra arrivò a interrompere il loro idillio. Il marito partì in difesa della patria e alla fanciulla non rimase altro da fare che aspettare il suo ritorno alla finestra. Giorno dopo giorno, la povera ragazza guardava dalla finestra col cuore e gli occhi pieni di speranza. Il marito non fece mai ritorno ma la ragazza non smise mai di aspettarlo, neanche dopo la morte.

Ecco perché una finestra di Palazzo Grifoni rimane sempre aperta, con il sole e e con la neve, mentre il fantasma della fanciulla aspetta caparbia l’arrivo dell’amato.

Curiosità su Firenze

Palazzo Grifoni, Piazza Santissima Annunziata

 

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